Per la puntata 5 di Storie da RomeCup abbiamo intervistato Alessia Galli, ingegnere meccanico e insegnante presso l’ITIS Majorana di Avezzano.
Punto di riferimento nella categoria Rescue Line della RomeCup, l’istituto si è dovuto confrontare con il nuovo regolamento della competizione che ha messo a dura prova il team di sviluppatori del robot “Atom”.
Sono state necessarie modifiche e implementazioni su più livelli per riuscire a soddisfare i requisiti richiesti dal nuovo scenario in cui il robot soccorritore deve inoltrarsi per salvare le vittime.
È stato affrontato anche il tema della parità di genere, che molto spesso affligge il mondo delle materie STEM. Il Majorana di Avezzano ha intrapreso il percorso di robotica da ormai tre anni, aumentando di volta in volta la presenza femminile fra gli iscritti e i partecipanti ai laboratori pomeridiani.
Il fallimento che molto spesso diventa un limite invalicabile per le donne, nelle materie tecniche rappresenta un via del più ampio percorso verso il raggiungimento degli obiettivi, come diceva Edison: “Il fallimento è un modo per individuare una strada non giusta per raggiungere il mio obiettivo”.
Quando le ragazze sbagliano, quando incontrano una difficoltà, viene data loro una giustificazione già confezionata: “tanto non sei portata“, spiega la docente. E conclude con la citazione dell’attivista americana Eleanor Roosvelt: “nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”. Le ragazze devono imparare a non autolimitarsi, a sbagliare senza perdere la fiducia in se stesse.